Affrontiamo il problema del ricambio generazionale portando le competenze nelle UniversitàDelegazione Ungdcec incontra il sottosegretario Montaruli: “Vicini alle battaglie dell’Unione”

ROMA – “La professione di dottore commercialista è alle prese con un grave problema, quello del ricambio generazionale. Continua infatti a diminuire il numero di giovani che vogliono approcciarvi, e, di conseguenza, cala anche il numero di tirocinanti: i dati elaborati dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti nel rapporto 2021 evidenziano un calo dal 2019 al 2020 del 10%. La professione continua a perdere attrattività anche perché è poco (o male) conosciuta. I giovani ne hanno una visione distorta, il commercialista è considerato deputato al calcolo delle tasse da versare allo Stato e non una figura dinamica e strategica per le imprese e i cittadini. Per questo, abbiamo presentato alle istituzioni otto proposte che mirano a innestare una nuova cultura del dottore commercialista nelle Università, luoghi dove oggi non si parla abbastanza della centralità del professionista nello scenario economico italiano”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, a margine dell’incontro di una delegazione dell’associazione di categoria con Augusta Montaruli, sottosegretario al ministero dell’Università e della Ricerca. La delegazione UNGDCEC era composta, con De Lise, dai consiglieri Carlo De Luca e Francesco Cataldi e da Raffaele Loprete.  

Queste le otto proposte dell’UNGDCEC: istituire nelle Università un percorso di laurea specifico e propedeutico allo svolgimento della professione, sgravando il laureato di una delle prove previste per l’esame di Stato; coinvolgere giovani professionisti in qualità di docenti sia nel percorso di laurea che in materie tecniche e specifiche; organizzare seminari di applicazione alla professione di dottore commercialista ed esperto contabile con taglio pratico; riconoscere la possibilità allo studente che frequenta il percorso di laurea, di intraprendere una esperienza di sei mesi all’interno di uno studio professionale; invitare i presidenti delle Unioni Locali a presenziare alle giornate di orientamento al lavoro; predisporre laboratori simili a veri e proprio studi professionali, al fine di rendere edotti gli studenti sulle opportunità che il mercato offre; esonerare il laureato dell’esame di idoneità professionale per revisore legale; uniformare il tirocinio e l’esame da Revisore legale.

“Sono vicina alle battaglie dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e apprezzo le proposte che ci sono pervenute, tutte di grande interesse”, ha commentato il sottosegretario Montaruli. “Le professioni giocano un ruolo decisivo per lo sviluppo delle imprese, e quindi per la crescita del Sistema Paese. In particolare, la figura del commercialista rappresenta un collante tra Stato, imprese, Pubblica Amministrazione e contribuenti. Sono pronta ad impegnarmi affinché le otto proposte dell’associazione vengano approfondite e discusse in Parlamento, ritenendo anche utile avvicinare i giovani a una professione che possa subito inserirli nel mondo del lavoro”.

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