In tanti mi chiedete quando finirà questa guerra fratricida tra Russi e Ucraini nel cuore dell’Europa, ed in cuor mio, vorrei dirvi domani, ma voi sapete che non è così. Di questa guerra ne stiamo ormai parlando in tutte le salse, anche se nessuno è in grado di prevedere sviluppi. La Russia di Putin pensava di essere una grande super potenza, e invece si è rivelata un enorme flop, una vergogna gigantesca che sta invadendo tutto lo sconfinato Paese che va da SanPietroburgo a Vladivostok. Lo sconsiderato e mal consigliato zarino se non fosse per quelle testate atomiche di cui molte non funzionanti, come deterrenza, non sarebbe nulla sul piano militare, o almeno non è certo la Russia che ha sconfitto Hitler o quella che è andata in Afghanistan. La Russia moderna, con tutti i suoi limiti, dittature e inganni statali è comunque un Paese moderno con i giovani a cui piace farsi i selfie, viaggiare e sognare come tutti i giovani di questo pianeta. La guerra non vuole farla più nessuno, specie poi tutta quella società istruita che rappresenta la classe dirigente ed il futuro del Paese. Ma Vladimir Putin sembra vivere in un altro Paese, la sua aggressione illegale contro l’Ucraina ha precipitato l’intera grande nazione nel baratro universale dell’isolamento e delle privazioni che dal punto di vista economico e sociale stanno strangolando il Paese a 500 giorni dall’inizio dell’invasione. Fino ad oggi, secondo l’Istituto statunitense che studia le guerre degli uomini, oltre un quarto di milione di Russi sarebbero morti sui campi di battaglia ucraini, portando, da entrambi le parti almeno a mezzo milione di morti i numeri reali dei soldati non più annoverati nelle rispettive anagrafi. La Russia all’origine del conflitto aveva un esercito professionista, adesso l’80% è composto di coscritti, mobilitati dell’ultima ora. Il dato più eclatante di tutti è però il fatto che quasi il 90% delle forze combattenti russe sono schierate in Ucraina. A questo punto ci viene da chiederci: e la Russia chi la difende? Qualcuno potrebbe dirmi: ma chi vuoi che invada la Russia? ed io risponderei: un po tutti quella che ora la odiano profondamente, per esempio. In quesi 500 giorni di guerra a morire in Ucraina sono stati soprattutto i russi dell’estremo nord, i siberiani per intenderci e tutte quelle regioni dove la fame galoppa. La Russia non ha ancora effettuato una mobilitazione generale che coinvolgerebbe inevitabilmente i giovani di Mosca, San Pietroburgo, e di tutte quelle città che sono il bacino della classe dirigente di domani. Secondo gli esperti, la fine della Russia è legata proprio a questo fattore. Mandare a morire in Ucraina milioni di giovani che dovrebbero essere il futuro del Paese rappresenterebbe in Russia un’onta sociale inammissibile che sarebbe lavata col sangue di una nuova rivoluzione. Sempre secondo gli esperti entro l’estate la Russia di Putin sarà nuovamente a corto di carne da cannone e sarà necessaria una nuova mobilitazione. Sarà forse quello il momento nel quale vedremo penzolare da una forca nella piazza rossa Putin e i suoi accoliti? Un fatto è certo, e tutto il mondo lo ha capito, il prezzo da pagare per avere l’Ucraina, è la Russia. Ai Russi conviene?