NAPOLI – Zes, Carfora (Confimi Industria Campania) a ministro Fitto: “garantire infrastrutture e opere di urbanizzazione primaria a tutte le aree industriali”. Il presidente di Confimi Industria Campania e del Consorzio Suggestioni Campane Promotion, Luigi Carfora, a seguito del via libera alla istituzione di una ZES unica del Mezzogiorno, ha scritto al ministro Raffaele Fitto, Ministro per gli affari europei, il Sud, per le politiche di coesione e per il PNRR Fitto, unitamente ad Alfonso Cialdella, Presidente di Confimi Industria Bari Bat Foggia e a Riccardo Figliolia, Segretario Generale del Centro Studi Intrapresa per chiedere la realizzazione in tempi stretti, anche attraverso i fondi del PNRR, delle opere di urbanizzazione primaria ed infrastrutturali necessarie ed indispensabili per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale nelle Zone Economiche Speciali. Inoltre, un coordinamento unico è necessario per evitare distorsioni nella misura di sviluppo e per definire un piano di crescita strategica ed omogenea, basata su criteri e obiettivi condivisi ed in armonia con la pianificazione logistica e portuale nel bacino del Mediterraneo.

“L’analisi degli insediamenti industriali attualmente presenti anche in area Zes mostra, in molti casi – spiega Luigi Carfora – deficit infrastrutturali che rendono scarsamente, o per niente, competitive le aziende, anche in presenza di agevolazioni fiscali. Per questo – prosegue Carfora – abbiamo posto all’attenzione del ministro Fitto alcuni interventi concreti, indispensabili, paralleli e contestuali all’istituzione di una ZES unica del Mezzogiorno”.

In particolare nella missiva vengono evidenziate al Ministro alcune opere fondamentali: strade e autostrade a servizio degli insediamenti, compresi gli allacciamenti alla viabilità principale dei lotti edificabili:

  • le reti per l’erogazione e la distribuzione dell’energia elettrica per usi industriali in media ed alta tensione comprese le cabine secondarie;
  • le reti del gas combustibile per uso industriale ed i relativi condotti d’allacciamento;
  • le reti telefoniche in fibra, comprese le coperture internet in 5G;
  • le reti idriche, costituita dalle condotte per l’erogazione dell’acqua potabile e relative opere per la captazione, il sollevamento ed accessorio, nonché dai necessari condotti d’allacciamento alla rete principale urbana;
  • gli spazi necessari per la sosta e il parcheggio degli autoveicoli, in relazione alle caratteristiche degli insediamenti;
  • i condotti idonei alla raccolta ed allo scarico delle acque nere ed i relativi allacciamenti alla rete principale urbana, compresi gli impianti di depurazione;
  • le reti per lo smaltimento delle acque meteoriche, la pubblica illuminazione comprensiva delle reti e degli impianti per l’illuminazione delle aree e delle strade pubbliche e d’uso pubblico.

Carfora, esprime preoccupazione per la mancanza di collegamenti del trasporto pubblico tra i capoluoghi e le aree interne, che limita le opportunità delle Zes estese.

“Senza l’attuazione di tali opere si rischierebbe – conclude Luigi Carfora – di aver fatto solo un inutile battage pubblicitario, vanificando del tutto l’opportunità delle aree ZES estese a tutto il Mezzogiorno e bruciando l’occasione unica per lo sviluppo del Sud, che a noi tutti sta tanto a cuore”.

Inoltre, Carfora propone di:

  • Garantire un orizzonte fiscale pluriennale di 14 anni alle imprese delle Zes, con tassazione fissa e con una drastica riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti;
  • Adottare misure inclusive per tutte le aree industriali, anche per quelle fuori dai Consorzi ASI e dalle Aree PIP;
  • Riconoscere a tutte le imprese italiane già operanti nel Mezzogiorno le agevolazioni Zes da cui erano finora escluse;
  • Individuare un’area test per la semplificazione fiscale;