di Anna Lepre

Napoli è la città italiana dove si utilizza maggiormente l’auto. Lo evidenzia uno studio di Legambiente, secondo il quale negli ultimi dodici mesi vi sarebbe stato un incremento straordinario, pari addirittura al 39%.  Il primato di Napoli ovviamente ha una connotazione negativa. Il traffico automobilistico, oltre certi limiti, diventa equivalente di caos, oltre che di inquinamento ambientale, e non solo atmosferico. Napoli risulta anche la terza metropoli terrestre per inquinamento da rumore. Con tutto quello che ne consegue per la salute pubblica e in generale per la qualità della vita. Il paradosso è che il primato delle quattro ruote si registra proprio nella città che più avrebbe dovuto evitarlo. Per la sua conformazione urbanistica, Napoli infatti si sviluppa in verticale, con pochi spazi pianeggianti e ampia collina. Di qui l’investimento storico molto articolato realizzato sul fronte del trasporto pubblico. Con funicolari che si aggiungono a tram, autobus e linee metropolitane. L’opzione trasporto pubblico, tuttavia, equivale a crescenti disagi. Sia per i veicoli disponibili per il centro cittadino, sia per la mobilità verso la periferia. A tal riguardo, basti pensare solo agli scioperi, ai tagli di corse, alle interruzioni frequenti, ai problemi di ordine pubblico che segnano tristemente l’esperienza quotidiana dei viaggiatori della Circumvesuviana. Il Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana Gaetano Manfredi farà bene a intervenire con rapidità per migliorare un servizio complessivo di trasporto che può essere valutato tra il mediocre e lo scadente. Altrimenti qualsiasi aspirazione di rilancio europeo della città è destinata a essere disillusa dai fatti. E’ vero che i tempi per il potenziamento del parco treni e bus non possono essere azzerati, ma il loro monitoraggio deve essere più rigoroso e, se una scadenza salta, occorre chiarire il perché e sanzionare gli eventuali responsabili. Un indizio di un certo lassismo nei ‘piani inferiori’ dell’amministrazione di Palazzo San Giacomo lo offre la strana vicenda del servizio rimozione delle auto parcheggiate abusivamente. Un po’ tutti avevamo osservato con speranza il ritorno dei mezzi adibiti a tale funzione. Sono stati sufficienti pochi giorni, poi sono nuovamente spariti dalla circolazione. Ci vuole costanza, Caro Sindaco, e naturalmente è necessario che qualcuno sia in grado di garantirla, ‘sporcandosi le mani’ e verificando giorno dopo giorno se gli interventi programmati vengono realizzati. Cominciamo da queste piccole cose, altrimenti la scalata all’Europa resterà un’utopia.  

6 pensiero su “Napoli, la scalata all’Europa comincia dal trasporto pubblico”

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