Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di ogni confezione di ‘Olive Nere Forno’, prodotto da un’azienda nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Giovedì 3 aprile 2025, infatti, un 70enne, era morto nell’ospedale di Bisceglie dopo averle consumate in casa, avendo contratto l’infezione da listeria. II punto vendita di Trani, è stato chiuso temporaneamente su disposizione delle autorità sanitarie, in seguito al riscontro di una contaminazione batterica di Listeria monocytogenes in alcuni campioni di olive prelevati nell’ambito di controlli effettuati presso il punto vendita. Secondo i risultati dei tamponi eseguiti dal personale del Sian (il Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione e del servizio veterinario) dell’Asl Bat, analizzati poi dall’Arpa, l’uomo ha contratta l’infezione dopo aver mangiato olive nere al forno vendute nel supermercato di Trani. Il banco degli alimentari del supermercato è stato messo sotto sequestro dalla Procura locale. E tracce evidenti del batterio sono state riscontrate anche sul bancone e negli utensili utilizzati per servirle. Nel frattempo, i primi esiti riguardanti analisi svolte dall’azienda nell’ambito del proprio piano di autocontrollo sembrano rilevare la presenza della contaminazione in campioni di prodotto ancora sigillati e non ancora commercializzati. Su queste evidenze sono in corso accertamenti ulteriori anche da parte delle autorità. In via del tutto volontaria e precauzionale, già da diversi giorni è stata interrotta la vendita di olive in tutti i punti vendita, sospeso l’approvvigionamento dai fornitori potenzialmente coinvolti e avviato nuove analisi e verifiche ambientali interne su tutta la rete. Sul caso è stata aperta un’inchiesta per capire dove il batterio sia penetrato. Venerdì 18 aprile 2025, però, il Ministero della Salute, nel riquadro dedicato alle avvertenze ha deciso di disporre il richiamo di “tutti i lotti di produzione” delle “Olive Nere Forno” relative a tutte le scadenze vendute con preincarto a peso variabile per “per rischio microbiologico“, a questo punto assodato. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda i consumatori a non consumarle e riportarle al punto vendita per il rimborso o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. In caso di sospetto consumo di prodotti a rischio o di sviluppo di sintomi correlati alla listeriosi, è fondamentale consultare immediatamente un medico per una valutazione e un trattamento appropriati.