Chi paga? Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha commentato così a chi gli chiedeva come intendesse procedere per dare attuazione alla direttiva europea sulle case green. La saggezza, per Socrate, nasce dalla consapevolezza della propria ignoranza. La lezione dell’antico Maestro ci induce a confidare sul fatto che al Ministero ci sia l’uomo giusto al posto giusto. Forse sollecitato anche, nella doverosa cautela, dal ricordo delle clamorose piroette effettuate dai vertici della sua amministrazione.  Nel Paese di Bengodi accade, tra mille altre amenità, che un direttore del Dipartimento Finanze dello stesso Mef, Giovanni Spalletta, nel febbraio del 2023 (non nel secolo scorso!), abbia dichiarato, in un’audizione al Senato, che le stime della Nadef valutavano uno scostamento di quasi 38 miliardi di euro di spesa per superbonus e altri incentivi edilizi, rispetto alle previsioni iniziali. Una catastrofe finanziaria, insomma, causata dall’improvvido provvedimento voluto a suo tempo dal Movimento 5 Stelle. Nulla, però, di fronte a quanto Giovanni Spalletta nei giorni scorsi ha riferito alla commissione Finanze del Senato: la sottostima dell’impatto per le casse dello Stato ha sfiorato i 150 miliardi. 150, non 40! Un macigno sul baratro del debito pubblico nazionale. Adesso, mentre si cercano soluzioni che concilino la voragine Superbonus con le esigenze di spesa dello Stato (esempio: rendere strutturale il taglio delle aliquote fiscali) arriva il monito Ue. Per rispettare i traguardi dettati dalla transizione ecologica bisogna intervenire sugli immobili. Vanno riqualificati, per ridurre consumo energetico e gas serra e poi azzerare le emissioni entro il 2050. Già, ma con quali soldi? La domanda di Giorgetti avrebbe potuto essere anche un’altra: “Ancora con questa storia? Ma se abbiamo speso 219 miliardi di superbonus!” Possibile, infatti, che tanto spargimento di sangue finanziario non sia stato orientato all’obiettivo green? Lo è stato, eccome, rileggetevi i requisiti per accedere al bonus! Evidentemente, malgrado 150 miliardi in più, l’obiettivo è ancora lontanissimo. Sarebbe utile che dirigenti in grado di effettuare previsioni attendibili, oltre a spiegarci quanto ha inciso il superbonus sul minore consumo energetico degli edifici italiani, sapessero dirci a quante centinaia di miliardi bisognerà arrivare per ottemperare alla direttiva sulle case green.  Nel frattempo, il Ministro Fitto e il Presidente della Regione De Luca non trovano ancora l’accordo su meno di 6 miliardi destinati alla Campania tramite i Fondi Sviluppo e Coesione.