TRIPOLI – Anche l’Uranio si può perdere, anzi, in questo periodo si perde molto meglio di tante altre cose. E’ quello che avranno pensato gli Ispettori Nucleari dell’ONU quando hanno scoperto che in Libia ne sono sparite ben  2,5 tonnellate di uranio naturale. Ovviamente dire scomparse è non volere ammettere che sia successo altro, ma per adesso deve bastare sapere che non ci sono più, o almeno non sono reperibili al momento. Ma al di là delle barzellette, la questione è seria: il fatto è avvenuto in un sito libico che non è sotto il controllo del governo. Gli ispettori dell’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica) hanno scoperto che l’uranio naturale, precedentemente dichiarato dal governo libico come immagazzinato in quel luogo, non era più presente. Le indagini fatte non hanno restituito la nuova locazione del materiale. Nel 2003 la Libia, sotto l’allora leader Muammar Gheddafi, rinunciò al suo programma di armi nucleari. Lo stato libico era riuscito ad ottenere sia le centrifughe in grado di arricchire l’uranio che le informazioni per progettare una bomba nucleare.