La follia della Russia di Putin ha varcato i confini del buon senso e della comune e fraterna convivenza. Oramai è solo questione d’onore, la faccia l’hanno già persa

di Rosario Lavorgna

Ciò che rimane nella guerra tra lo zar di tutte le Russie (bisogna però capire prima quali siano) e l’Ucraina in rappresentanza, purtroppo, del mondo libero, è solo ed esclusivamente una questione d’onore , visto che sul campo di battaglia si stima che in 11 mesi ci siano rimasti almeno 300mila morti ed altrettanti feriti se non di più. Eh si questi sono quei numeri che nessuno vi dirà mai, che per l’opinione pubblica sono scomodi, e che su un pianeta che viaggia veloce verso i 10 miliardi di inquilini, fa pure comodo averne qualche milione in meno che mangia. Il problema è sempre lo stesso, ma nessun analista avrà mai il coraggio di ammetterlo, perché significherebbe dare ragione alla Letteratura del secolo scorso e del secolo precedente ancora, quando con la serie romanzesca futurista e fantascientifica, aveva già previsto tutto ciò. Basti pensare a 1984 di Orwell, ma se ne potrebbero citare tanti lasciando da parte le grandi massime da Giulio Cesare a Nicolò Machiavelli a Gianbattista Vico, a Churchill. Le risorse del pianeta si stanno esaurendo lentamente ma inesorabilmente, e quelle che sono rimaste, guarda caso, sono proprio negli attuali quadranti di guerra, ed altri quadranti che saranno attivi a breve come Taiwan. E con l’ultimo roboante pacchetto militare pronto per l’Ucraina non si è fatto attendere l’ululato del Cremlino per bocca del solito smagliante Peskov. Infatti, il portavoce dello zar ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla spedizione in Ucraina di armi pesanti come carri armati e sistemi missilistici a lungo raggio da parte dei paesi della NATO. “Potenzialmente, questo è estremamente pericoloso. Significherà portare il conflitto a un livello completamente nuovo che, ovviamente, non sarà di buon auspicio dal punto di vista della sicurezza globale e paneuropea”. Ovviamente questo suona come una minaccia bella e buona, altro che avvertimento, oramai hanno perso il lume della ragione e vanno avanti recitando a soggetto, anche se forse un copione non c’è mai stato. Ma la foto che vi proponiamo è sintomatica di tanta follia: l’immagine, scattata qualche giorno fa, ritrae il Ministero della Difesa russo e se notate sulla sommità dell’edificio è posto un sistema di difesa contraerea. Edifici simili li abbiamo visti sui libri di storia al capito della seconda guerra mondiale. Ma è possibile che la Russia sia stata capace di riportare l’orologio del mondo indietro di 80 anni? Se effettivamente è così qualcuno dovrà fermarli, anche perché di trincee, denti di drago, carri armati e missili ipersonici, onestamente, il mondo non ne ha bisogno.

7 pensiero su “Da Mosca Dimitry Peskov minaccia l’Europa sulla sua sicurezza”
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