NAPOLI – In merito alla recente chiusura dell’ufficio decessi di Napoli presso il cimitero di Poggioreale e al suo trasferimento a Soccavo, Assofuneral, per voce del suo portavoce Gennaro Tammaro, esprime “forte preoccupazione” per la “gestione approssimativa del servizio” e per le ricadute sui cittadini e sulle imprese del settore.
“Il problema – afferma Tammaro – non è il trasferimento in sé ma la disorganizzazione strutturale del servizio. La morte non ha orari né festività: è impensabile che un ufficio così essenziale rispetti orari di chiusura come qualsiasi altro sportello amministrativo. Il dolore delle famiglie merita attenzione, non burocrazia”.
“Nonostante il regolamento comunale che disciplina il servizio cimiteriale sia in vigore dal 2006, e nonostante si parlasse da tempo di digitalizzazione delle pratiche, ad oggi non esiste alcuna procedura guidata online per la denuncia e la gestione dei decessi sul sito istituzionale”, rincara. “Questo costringe le imprese funebri e i cittadini a lunghe attese e iter incerti, aggravando ulteriormente un momento già delicato”.
“In altri comuni – prosegue Tammaro – esistono procedure più chiare e uniformi. A Napoli, invece, regna la confusione: da Marano a Casoria troviamo modalità differenti. A pagare questo disservizio sono sempre le famiglie, che si ritrovano a sostenere anche i costi di un sistema inefficiente.”
Assofuneral chiede con forza alle istituzioni un intervento immediato: digitalizzazione reale, uniformità delle procedure, presidi operativi 7 giorni su 7 (e “non certo chiusure alle 13 o alle 14”), e soprattutto “rispetto per chi vive e lavora nella dimensione del lutto”, conclude Tammaro.
