La nota dell’abbac

“Il test pasquale ha dimostrato quanto sia ancora lontana quell’efficienza che una citta che si definisce turistica dovrebbe avere. Napoli si palesa una destinazione “pret a porter” e troppo spinta all’escursionismo con difficile impatto sulla capacità di carico sia per mobilità che servizi.
A fronte di milioni di euro incassati di imposta di soggiorno, l’ente locale fa fatica a garantire servizi di mobilità e di accoglienza che non siano come appaiono sinora estemporanei e disarticolati.
Chiediamo un tavolo urgente con tutti gli assessori delegati e con il sindaco perché siano stabilite priorità in relazione alla mobilità e accoglienza dei tanti cittadini temporanei che raggiungono la città.
Il 2024 risente di rincari,inflazione,destabilizzazioni in corso  e di forte concorrenza tra le città d’arte italiane,  ecco perché è ormai improcastinabile un cambio di azioni che devono essere strutturali per rispondere a nuove e repentine esigenza della domanda turistica.  Poche incisive le attività effettuate. Ci si domanda che fine ha fatto il finanziamento ministeriale ottenuto per avere degni e stabili centri di accoglienza turistica comunali  e in che modo sono state spese sinora le risorse dell’imposta di soggiorno con eventi ed iniziative risibili e poco incisive come per l’anonimo e costoso osservatorio turistico presso l’assessorato.
Sulla mobilità metropolitana  come per decoro occorre una task force permanente che non può riunirsi a poche ore di eventi e festività.
L’approssimazione e mancate scelte strutturali non garantiranno, alla lunga, quell’atrattività di destinazione, che il post covid, ha offerto senza molti sforzi. Occorre un coinvolgimento di noi operatori e scelte chiare e concrete anche in termini di preventivi accordi sindacali, che occorrono per garantire continuità e potenziamento del servizio. Ancora scandalosa la mancanza di servizi igienici e un turn over migliore ed in sicurezza del centro storico, soprattutto per la permessa continuità di occupazione suolo pubblico. Bene la possibile apertura delle nuove stazioni e linea 6. mentre si assistono a gravose speculazioni per parcheggi privati e mancati controlli su aree di sosta mentre nulla si sa di veri parcheggi di interscambio con le linee bus urbane poco frequenti come nel caso dell’R2 e verso il centro.