“La tempistica dei Piani Nazionali Nazionali di Ripresa e Resilienza a livello europeo, non è modificabile. Esiste nell’ambito della comunicazione approvata dalla Commissione Europea insieme alla modifica legislativa sulla coesione, il primo di aprile, la possibilità per gli Stati membri che lo ritenessero, di poter spostare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza le risorse, i progetti, all’ambito della politica di coesione.”
“Così il vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme nella Commissione von der Leyen II, parlando con i giornalisti a margine del Forum “Verso Sud: la strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”, organizzato da The
European House – Ambrosetti (TEHA) a Sorrento.
“Questo – ha detto il Commissario UE, Fitto – comporterebbe sicuramente la possibilità di utilizzare delle risorse con una tempistica differente, perché la politica di coesione ha come scadenza il 2029 e per chi dovesse utilizzare la proposta di revisione di medio termine, anche il 2030.”
“Riguarda – ha specificato – riguarda tutti i temi che hanno una coerenza, una compatibilità, tra la politica e l’intervento del Piano nazionale di ripresa e resilienza e la politica di coesione. Parliamo di progetti che, eventualmente, si valuti non siano in grado di potersi completare entro la fase prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, possono essere spostati nell’ambito della politica di coesione.”
“Diamo agli Stati membri – ha spiegato, inoltre il Commissario UE per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme, Raffaele Fitto – la possibilità di utilizzare alcune priorità. Sono cinque e sono su base volontaria. Ogni Stato membro ne può usare una, due, tutte e cinque o nessuna. È una scelta libera dello Stato membro. Le cinque priorità riguardano i temi della casa, dell’acqua, della competitività, dell’energia e della difesa. Quindi sulla base di queste cinque priorità c’è la possibilità di poter fare delle proposte che noi valuteremo al termine di questo percorso.”
