CASERTA – Dall’incontro che si è tenuto ieri con l’azienda circa le prospettive di Softlab Tech nel prossimo periodo emerge una situazione gravissima sia per i contenuti sia per le modalità dell’incontro. E’ diventato subito estremamente chiaro che, dietro l’esigenza dell’azienda di rappresentare alle parti sociali un cambio organizzativo, c’era la volontà di comunicare l’adozione per un anno della Cassa integrazione straordinaria (CIGS), a cui potrebbe seguire un altro anno di solidarietà, atteso che ci siano i requisiti di legge. Difatti sono stati illustrati tre scenari in funzione dell’ingresso di nuovi fondi, a partire dal fondo GID per le Grandi Imprese in difficoltà su cui non è arrivata la risposta definitiva da INVITALIA, segno del permanere di un nulla di fatto. Ancora una volta trionfalisticamente è stato detto che l’apporto di nuovi fondi si concretizzerebbe nell’acquisizione di una nuova società, operazione che in questi anni ha portato soltanto alla crescita del fatturato Softlab e non certo delle prospettive professionali dei lavoratori. Per giunta la riorganizzazione societaria che è stata prospettata servirà a confinare le risorse destinate alle attività industriali, che saranno subito interrotte in assenza di nuovi fondi, nella Softlab Tech che sarà svuotata delle risorse destinate ad attività IT. Appare dunque molto chiaro che: – l’ingresso di nuovi fondi può essere utile a ridurre i ritardi ormai cronici nel pagamento degli stipendi, mentre sul lato investimenti servirà soltanto a comprare nuove società; – con la riorganizzazione si confinano in Softlab Tech, che perde le attività IT con il relativo portafoglio clienti, tutte le risorse provenienti da JABIL che erano destinate ad attività industriali mai partite; – al termine della Cassa Ordinaria si attiva la Cassa Straordinaria, al 100% se non entrano nuovi fondi (ci si ricorda solo ora del programma GOL che servirebbe a formare nuove competenze… su cosa?); – terminati tutti i sussidi, appare chiaro che non ci sarebbe più alcuna prospettiva per Softlab Tech. Abbiamo dunque al massimo 2 anni di tempo per trovare una soluzione che oggi non c’è, dopo 4 anni di battaglie sindacali. In queste condizioni abbiamo ragione di credere che anche il 23 novembre al MISE ci sarà un nulla di fatto! UGLM farà pertanto le seguenti azioni: – Ci riserviamo di non firmare la Cassa Integrazione Straordinaria, che in queste condizioni sarebbe l’anticamera del baratro; – Ci opporremo alla riorganizzazione societaria e chiederemo subito all’azienda di fornire l’organigramma di Softlab Caserta e Maddaloni, onde evitare spostamenti coatti prima della riorganizzazione annunciata. – Chiederemo subito alla Struttura per le crisi di impresa del MISE di fornire risposta ai nostri interrogativi che avevamo posto nell’ultimo incontro del 26 settembre, rimasti tuttora irrisolti. La Segreteria UGL Metalmeccanici di Caserta  

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