NAPOLI – Le stime di Confesercenti nel periodo pre pasquale sono state rispettate in pieno, anzi, alcuni dati dicono che si è andati ben oltre le lusinghiere aspettative. Ci si aspettava infatti circa un quarto di milione di visitatori per la Regione Campania che invece è andata ben oltre le 250mila presenze, come anche la città di Napoli con un 10% in più di presenze oltre quelle stimate che erano 170mila. Incassi da capogiro per le sole attività ricettive che hanno sfiorato i 50 mln di euro e se consideriamo i vari indotti, allora la cifra raddoppia. Le festività pasquali hanno consacrato Napoli non solo come una delle più ambite città d’arte , ma anche  e soprattutto come la meta enogastronomica per antonomasia. In oltre 200mila hanno preferito la città di PArtenope per la sua arte, cultura, paesaggio, eccellenze del made in Italy, un mix esplosivo che fa di Napoli il ‘centro di gravità permanente’, come cantava Battiato, del turismo di massa. “Anche il governo si è accorto di questo asso nella manica – esordisce l’economista Gianni Lepre – e per questo sta portando avanti varie iniziative per rilanciare e potenziare l’offerta turistica della nostra città”. “Nello specifico – ha poi continuato lepre che tra le altre cose è presidente della Commissione Reti e Distretti produttivi di ODCEC Napoli – si sta cercando di colmare i gap nelle infrastrutture, trasporti e sicurezza, tutti settori emergenziali per Napoli, come anche le varie promozioni a cui la città è candidata attraverso il Ministero della Cultura come anche quello del Made in Italy. Tutte candidature che accrescono il potenziale di attrazione turistica, ma ciò che adesso è sicuramente spendibile è il grande boom di queste festività pasquali che hanno visto la città letteralmente invasa”. Il prof. Lepre ha poi concluso: “Un traguardo del genere non è solo importante sotto il profilo degli introiti, ma lascia ben sperare per una stagione estiva alle porte, che secondo i pronostici, dovrebbe rappresentare il vero plusvalore del rilancio economico nazionale. In questo senso potrebbe essere importante avere già attive le nostre vie dell’eccellenza in una città che si trasforma in una mega bottega open space capace di accompagnare il turista attraverso la nostra grande millenaria tradizione artigiana”.