Anche i Cinesi, per bocca del neo ministro Quin Gang passano alle minacce contro gli USA rei di contenere e reprimere le ambizioni imperialiste di Putin e quelle di leader planetaria per la Cina. Il messaggio è stato chiaro: “Se gli Stati Uniti non frenano e continuano sulla strada sbagliata, ci saranno sicuramente conflitti e scontri. Chi ne sopporterà le catastrofiche conseguenze?”. L’avvertimento arriva da un ministro ‘mandarino’  con in mano un libricino minaccioso. La chiosa dell’uomo col libricino: “contenimento e repressione non renderanno grande l’America e non fermeranno il rinnovamento della Cina”. Il dato storico, ovviamente, è un altro, ma noi popoli liberi possiamo raccontarcelo, ma dalle parti di Cina e Russia è molto più complicato studiare la storia, e non quella proposta dal regime, ma quella effettivamente accaduta. La differenza tra i Cow boys americani  l’asse Cina/Russia è che i pistoleri hanno fatto enormi business calandosi nei panni degli angeli custodi di libertá e democrazia , ma senza nel contempo schiavizzare nessuno fin dai tempi di Abramo Lincoln. mentre per Xi e Puntin il discorso cambia perché storicamente partono dal concetto marxista leninista della società e del bene comune. Putin vuol ricostruire un impero che esiste solo nelle sue fantasie notturne, e XI vuole diventare il nuovo Mao alla guida della grande Cina locomotiva e faro del Pianeta. Il problema è che hanno fatto male i conti, e hanno dimenticato che il mondo ha subito la globalizzazione, per la quale il loro di mondo non è più compreso, forse neppure nei libri di storia.