Un insieme di opportunità sono attive per incentivare e supportare la creazione di imprese guidate da donne, giovani e imprenditori grazie alle risorse stanziate dal PNRR tra il 2022 e gli anni successivi. In ballo ci sono circa 200 milioni di euro di cui 160 provenienti dal PNRR e 40 dalla legge di bilancio 2021. Molti sono i bandi per contributi a fondo perduto attivi per le imprese rosa, sia a carattere nazionale che regionale. Un focus particolare è destinato al Mezzogiorno d’Italia, dove sono stati organizzati bandi per risolvere molte tipologie di difficoltà. Uno su tutti è il fondo Resto al Sud, che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nel Sud Italia. Si questo versante, a giugno 2023 sono stati finanziati 15.640 progetti. In Campania vi sono contributi a fondo perduto fino al 70% per programmi di investimento produttivi strategici, innovativi e ad alto impatto occupazionale. Ma le iniziative sono ancora tante, si va dalle imprese già esistenti, con ad esempio i fondi per la trasformazione digitale e per la decarbonizzazione industriale, alle imprese di prossima costituzione come il fondo ‘PMI creative’. Nuove Imprese Tasso Zero 2023, con incentivi fino al 90% per l’avvio di nuove imprese giovanili e femminili e ed infine il Fondo Imprese Donna, ma che purtroppo attualmente vede le risorse già esaurite e si è in attesa del suo rifinanziamento già promesso dal governo.  Purtroppo nel Mezzogiorno esiste ancora il gap infrastrutturale e non solo nel campo delle telecomunicazioni che resta il più severo. Tuttavia per fronteggiare questo problema è da registrare un numero crescente di luoghi attrezzati con banda larga ed opportunità di business in comune. Parlo dei coworking, degli incubatori di impresa ed in generale di tutti i luoghi che consentono di mitigare queste difficoltà. E’ importante richiamare l’attenzione, quando si parla di infrastrutture, allo sviluppo di nidi e di centri di assistenza per anziani per consentire alle donne, ahimè sempre più spesso single, di poter lavorare con maggiore tranquillità sapendo i propri affetti al sicuro e curati. Si parla, infine, tanto di ZES e delle sue immense opportunità, anche fiscali per le imprese. Le ZES, ossia Zone Economiche Speciali, attive da circa un anno sono determinanti per reindustrializzare il Sud dopo la desertificazione avvenuta negli ultimi 30 anni di queste aree che prima ospitavano importanti realtà produttive. Ovviamente lo sviluppo economico favorisce l’inserimento lavorativo delle donne, per le quali sono previste importanti iniziative quale la decontribuzione Sud che consente ai datori di lavoro uno sgravio parziale o totale dei contributi per chi assume donne over 50 e di donne di qualsiasi età disoccupate da oltre 12 mesi, con un focus dedicato a donne che svolgono professioni o attività lavorative dove il Gender Gap supera ahimè il tasso del 25%.