Per l’ottantesimo anniversario dalla fine della Seconda guerra mondiale una mostra che dimostra la forza dell’arte che resiste alla guerra. Dal 15 Marzo al 31 Agosto potremo ammirare 51 opere provenienti dal Museo d’Arte Moderna André Malraux di Le Havre (Muma) a Mestre al M9- Museo del 900. La mostra “Arte Salvata. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre” ci accompagna nella conoscenza di dipinti miracolosamente scampati alla follia dell’uomo perché messi in sicurezza dagli alleati nel Settembre del 1944 prima che il museo e la città della Normandia venissero rase al suolo dagli bombardamenti. E proprio grazie a questi dipinti che la città risorse intorno al suo museo nel 1961. Lo stesso avvenne a Mestre, colpita anch’essa dalla guerra totale. In questa mostra si incontrano due città, La Havre e Mestre, due differenti realtà accumunate dall’esperienza della guerra vivendo la distruzione della follia umana, ma che sono risorte dalle loro ceneri attraverso il patrimonio culturale e artistico che diventa veicolo di resistenza e costruzione del futuro. Infatti una sezione della mostra è dedicata all’allestimento fotografico che documenta quanto accadde a Mestre in seguito al pesante bombardamento del 28 Marzo 1944 con la successiva ricostruzione del patrimonio abitativo e industriale. Per la prima volta si ammira oltre la Normandia un patrimonio artistico che va dall’Impressionismo al Fauvismo. L’evoluzione artistica di Le Havre, da epicentro dell’Impressionismo all’ avanguardie, da Eugène Boudin e Claude Monet, per poi attraversare l’universo pittorico di Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley, Maxime Maufra e Henry Moret. Esponenti del Simbolismo come Paul Gauguin, Jean-Francis Auburtin, Ker Xavier Roussel, Maurice Denis e Marie Droppe. E poi il Fauvismo, con le opere di Raoul Dufy e Othon Friesz, artisti legati alla città, e con le vedute mediterranee di Albert Marquet e Charles Camoin. A completare il percorso espositivo, l’accompagnamento musicale curato dal giovane musicista veneziano Dario Falcone, che con le note di Debussy, Ravel, Messiaen, Malipiero, ma anche Bach, Mozart e Chopin immerge il visitatore nell’atmosfera del primo Novecento, la meraviglia della Belle Époque. L’ Arte salvata si arricchisce anche di una serie di incontri volti a preservare la memoria :dello storico Lorenzo Benadusi (12 aprile) sulla rottura dei paradigmi culturali tra Ottocento e Novecento. Il 24 aprile, Dario Falcone esplorerà le connessioni tra arte e musica nel primo Novecento, mentre il 21 maggio Laura Mariani e Carlotta Sorba si soffermeranno sul ruolo delle attrici teatrali tra i due secoli. La rassegna si concluderà il 5 giugno con un incontro dedicato alla storia di Mestre e Marghera durante il conflitto. Inoltre nella sala immersiva M9 Orizzonti un tuffo nell’età odierna con la proiezione della video installazione ESCALATION >< INVOLUTION di Alessandro Zannier, che attraverso immagini d’archivio e dati statistici riflette sul rapporto tra impoverimento culturale e danni ambientali. “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata dalla guerra”