NAPOLI – Grammatiche per raccontare le differenze e testimonianze per superare le discriminazioni. Sarà il filo conduttore tematico dell’incontro su “La cura delle parole nell’informazione” ideato e promosso dal Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli insieme con l’Ordine dei giornalisti della Campania. L’appuntamento è fissato per mercoledì 7 maggio alle ore 15 nell’aula M dell’edificio centrale dell’Ateneo napoletano e si inserisce nel programma didattico dell’insegnamento di Pedagogia della comunicazione tenuto da Maria D’Ambrosio all’interno del Corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione. L’incontro, che rientra nel percorso di formazione e aggiornamento professionale curato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, sarà introdotto dal Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, dal direttore del Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione del Suor Orsola, Enricomaria Corbi e dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli. “L’incontro – sottolinea Maria D’Ambroso che al Suor Orsola è anche fondatrice e responsabile del gruppo di ricerca “Embodied education” – nasce dalla volontà di condividere con l’Ordine dei Giornalisti della Campania uno dei focus principali del nostro corso di Pedagogia della comunicazione. Quello sulla ‘cura delle parole’ legato al valore sociale della comunicazione e alla proposta di contribuire a formare anche nei professionisti dell’informazione una sensibilità adeguata al racconto delle differenze per superare le discriminazioni e la superficialità con cui alcune storie di disagio, marginalità, violenza entrano nel nostro quotidiano senza un’adeguata attenzione e ‘cura’ per le vite di cui sono veicolo”. L’incontro di formazione per i giornalisti sarà un esempio concreto per testimoniare il modo di fare ricerca pedagogica secondo la metodologia propria di “Embodied education” che dal 2015 lavora al Suor Orsola, anche insieme a prestigiosi partner accademici internazionali (dall’Universidad Complutense de Madrid all’Istituto Grotowski di Wroclaw), sul valore pedagogico della relazione tra spazi (non solo fisici) e corpi e progetta e realizza ambienti di apprendimento basati sulla dimensione del fare esperienza. Un percorso di ricerca che si pone l’obiettivo di contribuire a ristrutturare in senso pedagogico la mappa dei luoghi della ‘cura’ e a ripensare in chiave educativa tutte le professioni coinvolte.  “Ordine dei Giornalisti della Campania e mondo accademico fanno rete per la formazione – afferma Chiara Biggi, vicepresidente della Commissione Uffici Stampa dell’ODG Campania – e grazie al sostegno del presidente Ottavio Lucarelli, all’impegno organizzativo messo in campo da noi addetti ai lavori ed allo spessore dei relatori che interverranno, garantiremo, ancora una volta, un approfondimento per cronisti di alto livello. L’obiettivo comune dei corsi di formazione dell’Ordine regionale dei giornalisti, ed in particolare di quelli che si tengono nelle Università, è quello di sensibilizzare i colleghi su un utilizzo sempre più consapevole delle parole, soprattutto in casi di temi delicati e complessi come quelli legati alle discriminazioni, oltre che di approfondire il più possibile ‘dall’interno’ le diverse tematiche di interesse”. Tra gli spunti tematici della discussione al Suor Orsola ci saranno in particolare tre volumi (Undici di Andrej Longo, Le Sibille di Vincenza Alfano e A Scuola di Lavoro Ben Fatto di Irene Costantini e Vincenzo Moretti). “Siamo partiti dall’idea di unire la comunità dei futuri professionisti dell’educazione con quella dei giornalisti – sottolinea la D’Ambrosio – in una riflessione che parta dal racconto e dal romanzo, così che la finzione e la narrazione possano introdurre ad un uso del linguaggio che unisce etica ed estetica ed alleni ad un’altra cultura della differenza”. Una sperimentazione di pedagogia della comunicazione che al Suor Orsola si realizzerà con l’intervento di giornalisti come Chiara Biggi, studiosi e docenti,  come Giuseppe Limone e Irene Costantini, scrittori come Vincenza Alfano ed Andrej Longoed esponenti del terzo settore come Tina Grassini, presidente dell’Associazione Parla con me e Luca Trapanese, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli e fondatore dell’Associazione A Ruota Libera.