Dal 5 all’8 maggio Milano diventa capitale mondiale del food & beverage grazie ad una esemplare operazione di sistema.

Milano 5 Maggio – Alla presenza del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, del Presidente di Fiere di Parma, Franco Mosconi, di Carlo Bonomi, Presidente di Fiera Milano e di Matteo Zoppas, Presidente ICE, e con un intervento sul tema “Il ruolo dell’AI nei settori chiave dell’agroalimentare” a cura di Valeria Sandei, CEO di Almawave, ha preso il via stamattina TUTTOFOOD Milano 2025. I lavori sono stati aperti dai Presidenti delle due organizzazioni fieristiche italiane, entrambi a vario titolo padroni di casa per l’occasione.  “TUTTOFOOD 2025   – ha sottolineato Franco Mosconi – rappresenta la prima edizione nata in virtù degli accordi fra Parma, Milano e Colonia; accordi che contribuiscono ad accentuare in maniera decisiva la proiezione internazionale della piattaforma per il settore agrifood che stiamo costruendo. I numeri di questa edizione sono lì a dimostrarlo”. “Tuttofood  – ha detto Carlo Bonomi – rappresenta una manifestazione strategica per Fiera Milano e per l’intero comparto agroalimentare e testimonia la forza della nostra piattaforma fieristica come motore di crescita, innovazione e visibilità internazionale. L’accordo con Fiere di Parma, che ha dato vita a un polo fieristico integrato tra Tuttofood e Cibus, è un progetto industriale che valorizza le eccellenze dei territori, moltiplica le opportunità per il settore e sostiene la competitività affermandolo come protagonista nei mercati globali”.  Saluti istituzionali sono stati portati anche dal Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale e dall’Assessore all’Agricoltura Regione Lombardia, Alessandro Beduschi. 4.200 i brand presenti a TuttoFood Milano 2025, per il 75% italiani e per il restante 25% di 70 Paesi, dall’Albania all’Uzbekistan. Antonio Cellie, AD di Fiere di Parma, a cui si deve l’organizzazione di questa prima edizione con il team già rodato da 15 anni di crescenti successi di Cibus, riassume così il significato più importante di questo primo salone agroalimentare italiano di peso internazionale e rivolto a conquistare un ruolo tra le principali manifestazioni del food mondiali: “TUTTOFOOD 2025 metterà in mostra  molto più che migliaia di prodotti tutti di grande interesse per la cultura alimentare e la business community: sarà la dimostrazione di un ‘successo di sistema’ che raccoglie, anche sul piano etico, l’eredità di Expo 2015”. Perché – spiega Cellie – “arriviamo a inaugurare TUTTOFOOD 2025 grazie alla visione convergente dei nostri Azionisti e quelli di Fiera Milano, al ruolo del Governo che ci ha supportato sul piano tecnico ed economico tramite MAECI, ICE e MASAF, alla partecipazione al progetto di tutta la Filiera Agroalimentare e delle imprese, alla declinazione della partnership decennale che abbiamo con Colonia, alla disponibilità di tutti di sposare una visione più contemporanea e sostenibile del settore. Come avvenne per EXPO dieci anni fa, da Milano, l’Italia e il Mondo presentano un nuovo modo di immaginare e raccontare il Food&Beverage, con le sue imprese e i suoi territori nonché le sue tantissime buone pratiche.” In effetti la potenza comunicativa e di rappresentanza combinata tra Pama è Colonia è di particolare rilievo e significato: le due realtà, ogni due anni, coprono 350.000 m2 netti di aree espositive occupate da quasi 15.000 imprese alimentari. A TuttoFood Milano 2025 sono i 80.000 m2 netti di superficie espositiva, quasi il doppio dai 50.000 delle precedenti edizioni di Tuttofood, su 150.000 m2 totali

10 i padiglioni impegnati e 7 le aree tematiche programmate: Tuttofood Street Experience, Italian Specialty Selection, Tuttofood Academy, Start Up Area, Bellavita Expo, Mixology Experience, Better Future, per 90.000 visitatori attesi da Italia ed Estero.

47 Convegni ufficiali, oltre a quello inaugurale e 3 Awards Ceremony.

Ma le conferme di questo percorso sistemico si trovano ancora nella capacità di aggregare in fiera in modo del tutto innovativo tutte le aree del mondo food, fino al beverage nella sua forma più contemporanea di arte della mixology e dei nuovi riti dell’ospitalità, giovane e multiculturale.

Ed è visione e capacità di sistema far dialogare e dare rappresentatività vera a tutte le realtà della filiera, dall’agricoltura alla distribuzione, dall’industria alla ristorazione. Supportano convintamente TUTTOFOOD, infatti, tutte le associazioni di categoria italiane.

E cos’è se non un sistema per organizzare parole e concetti la stessa Intelligenza Artificiale?

Ha questa logica la scelta di dedicare il convegno inaugurale a un intervento sull’Intelligenza artificiale, curato da Valeria Sandei, CEO di Almawave, apprezzata via italiana all’IA:“L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella filiera agroalimentare rappresenta un’opportunità strategica per valorizzare l’eccellenza dell’agrifood e affrontare le sfide globali. Queste tecnologie offrono infatti strumenti facili e sempre più intuitivi per il marketing, la personalizzazione e la creazione di contenuti ed esperienze innovative. Inoltre, consentono di ottimizzare e potenziare l’intero ciclo produttivo, dalla coltivazione alla distribuzione, dalla tutela del prodotto, al perfezionamento della logistica, alla sicurezza, al back office, fino alla riduzione degli sprechi, migliorando sostenibilità, efficienza e competitività. La tecnologia digitale made in Italy è oggi pronta ad affrontare la sfida per la crescita globale del settore AgriFood”.

Provengono invece da 100 Paesi (40% Europa, 20% Nord America – Canada e USA -, 10% Sud America, Far East e Asean 15%, Middle East 10%, Resto del Mondo 5%) i 3.000 top buyer accreditatigrazie al Buyers Program sviluppato in collaborazione con ICE-Agenzia.

“Abbiamo – ha dichiarato Matteo Zoppas, Presidente ICE – un traguardo ambizioso, ma realistico: portare il valore dell’export agroalimentare da 69 a 100 miliardi di euro in tempi brevi, come indicato anche dal Ministro Lollobrigida. Questo vuol dire accrescere i risultati di tutte le aziende italiane verso l’estero con una logica di sistema in cui rientrano fiere come TUTTOFOOD a cui ICE sta portando i più importanti buyer internazionali. Sebbene il contesto economico internazionale sia complesso, i numeri parlano chiaro. Dal 2019 ad oggi, nonostante la pandemia, l’aumento dei costi energetici e di trasporto, L’export italiano è cresciuto del 30% e i dati ISTAT mostrano performances migliori delle attese in questi primi mesi dell’anno nonostante l’incertezza dei dazi. Ma dobbiamo attendere i prossimi mesi per capire i veri trend. Questo dimostra comunque ad oggi la forza e la resilienza del Made in Italy”.

Al Ministro Francesco Lollobrigida il commento conclusivo prima del taglio del nastro:
“Il settore agroalimentare del nostro Paese è un sistema solido, che registra un export in crescita, che si rivolge sia ai mercati tradizionali dove l’Italia è un player consolidato che ai nuovi mercati dove le aziende italiane si stanno affacciando, sostenute dal lavoro del Governo. TUTTOFOOD 2025 dimostra come la vocazione internazionale della nostra filiera e l’unione di due sistemi fieristici importanti come quello di Parma e quello di Milano consentirà alle eccellenze famose nel mondo di approcciare nel modo migliore i numerosi buyer presenti. Un sistema fieristico che ragiona in termini di sistema diventa protagonista ed è evidente che TUTTOFOOD è un momento in cui trovano casa le nostre trasformazioni, le nostre produzioni e le nostre filiere: le istituzioni hanno sempre più il dovere di accompagnare i nostri imprenditori nella capacità di consolidare i loro mercati e di aprirsi a nuovi”.

Dopo l’edizione 2025, le successive si svolgeranno regolarmente negli anni pari, a partire da quella già programmata nel 2026 (11-14 maggio), alternandosi negli anni dispari a Cibus, e all’Anuga di Colonia.