ROMA – Dalla progressiva riduzione dell’Irpef alle tredicesime più pesanti, dai ‘premi’ per i contribuenti modello al pagamento delle tasse con la domiciliazione bancaria e il superamento del superbollo. Con il via libera della Camera in terza lettura, la delega fiscale è legge. Ventitré articoli in tutto, ai quali seguiranno entro 24 mesi i relativi decreti attuativi. Ma vediamo le principali novità: La riforma fiscale prevede la riduzione graduale delle aliquote Irpef da quattro a tre con l’obiettivo finale dell’aliquota unica; Escludere le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per le imprese che aderiscono all’adempimento collaborativo; Rafforzamento dei regimi premiali per i contribuenti virtuosi, inclusa la possibile riduzione dei tempi di rimborso dei crediti fiscali per i contribuenti che presentano alti livelli di affidabilità fiscale; Taglio delle tasse della tredicesima mensilità e degli straordinari; Introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia e per quelle che la mantengono all’estero ma possiedono in Italia, anche per interposta persona o tramite trust, un reddito complessivo mediamente pari o superiore a un milione di euro; Rid per gli adempimenti fiscali; Possibilità di rateizzare gli acconti e saldi dell’Irpef e anche di prevedere una “progressiva ed eventuale” riduzione della ritenuta d’acconto; Progressivo superamento del superbollo sulle auto diesel di grossa cilindrata; Possibilità di acquistare prodotti online ma solo con consegna in tabaccheria o in un negozio di e-cig da indicare al momento dell’acquisto sul web; Salta l’automazione del pignoramento dei conti; Sarà possibile affidare a soggetti privati la riscossione delle cartelle decadute perché superati 5 anni dall’emissione ma rimesse a riscossione in presenza di novità reddituali e patrimoniali; Sarà valutata la possibilità di non applicare sanzioni e/o interessi per mancati versamenti Irpef regolarmente dichiarati nei riguardi di soggetti che vantano crediti verso la pubblica amministrazione; Le sentenze tributarie digitali presenti nelle banche dati delle Corti di giustizia tributaria saranno accessibili a tutti i cittadini al fine di garantire parità delle parti in giudizio e il diritto alla difesa.