Napoli, 2 giugno 2025 – Record di velocità per Ictus al Cardarelli:  solo 9 minuti dall’ingresso al Ps all’inizio del trattamento farmacologico mentre si fa la Tac. Il caso si è verificato qualche giorno fa: in piena notte un’ambulanza del 118 dell’area flegrea allerta la Neurologia stroke del Cardarelli che sta trasportando in Pronto Soccorso P.M., un uomo di 83 anni con sintomi di ictus, improvvisi problemi di linguaggio ed una emiparesi sul lato destro. Seguendo la procedura, la neurologa di turno, Claudia Cuccurullo, ha accolto il paziente in acceso al Pronto Soccorso e, confermando la diagnosi, ha accompagnato correndo il paziente in sala Tac per fare l’esame. Già mentre si concludeva l’esame Tac il paziente – cui avevano preso l’accesso venoso in ambulanza e le cui generalità erano state acquisite nel trasporto – ha iniziato il trattamento farmacologico.
Tanta velocità nel trattamento dell’ictus ha scongiurato il rischio di gravi disabilità per il paziente che due giorni dopo è stato dimesso dal Cardarelli.
Dice Vincenzo Andreone, direttore dell’Unità di Neurologia – Stroke Unit del Cardarelli: “Ringrazio i colleghi che portano avanti l’attività della stroke unit con passione e competenza, garantendo cure rapidissime ai pazienti che subiscono un ictus. Il nostro ospedale tratta oltre 300 ictus ischemici ogni anno e, grazie al lavoro dei nostri operatori, il tempo medio di trattamento di questa patologia dall’accesso al Pronto Soccorso alla terapia farmacologica è di circa 37 minuti per la trombolisi endovenosa. Si tratta di tempi e numeri eccezionali che pongono la nostra struttura tra le prime in Europa in questo specifico ambito. Nel trattamento dello stroke, l’organizzazione è parte della terapia; per questo è importante fare rete coi colleghi del 118, con quelli del Pronto Soccorso e coi quelli della Neuroradiologia che, quando la terapia farmacologica non basta, intervengono con procedure di radiologia interventistica”.   La rete Ictus in Campania è stata ridisegnata lo scorso agosto ed ha permesso una riorganizzazione di tutte le attività, confermando il ruolo centrale dell’ospedale Cardarelli per il trattamento di questo tipo di patologia.
Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale del Cardarelli: “In Campania il trattamento dell’ictus è profondamente cambiato grazie ad una riorganizzazione della rete assistenziale che ha permesso alla nostra regione di fare un balzo in avanti nel trattamento tempestivo di questa patologia, garantendo grandi benefici ai pazienti. Il Cardarelli ogni anno viene riconosciuto dalla Società Europea dello stroke unit come un centro di assoluta eccellenza per la velocità e la competenza nel trattamento dell’Ictus. Tale risultato è frutto di un lavoro di equipe che diventa ancora più prezioso in considerazione degli altissimi numeri di pazienti trattati per questo tipo di patologia ogni anno. La grande esperienza del nostro ospedale in questo ambito è centrale in una rete assistenziale che ha come priorità la velocità e la competenza. Mi complimento coi colleghi che con professionalità, passione e dedizione lavorano per garantire questi importanti risultati assistenziali, contribuendo in modo significativo a determinare un importante cambio di passo nel trattamento precoce della patologia ischemica”.