NAPOLI – I giudici tributari hanno dovuto prendere atto che la società Napoli Obiettivo Valore, creata per esigere tasse e tributi dal Comune di Napoli, non ha i requisiti per agire contro i presunti morosi. «Ora che è chiaro a tutti – esclama l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NOI Consumatori – che non c’erano i presupposti di legge per attaccare così violentemente i napoletani, la società “Napoli Obiettivo Valore” , così come sono stati sospesi tutti i processi ed i ricorsi in attesa di una soluzione , deve sospendere subito la riscossione tributi e multe, nonché ogni minaccia ed attività esecutiva. Almeno al momento Napoli obbiettivo valor dichiari pubblicamente, il suo stato di non legittimazione, per evitare altri danni, traumi e caos nelle famiglie dei contribuenti e crisi economiche alle imprese. Questa società non ha i requisiti ed alcun potere, in attesa del verdetto finale della Cassazione o meglio, di una nuova legge, che dovrebbe far ripartire tutto dall’inizio in maniera regolare, senza alcuna indulgenza su tante irregolarità, perché la legge è uguale per tutti e una pezza a colori sarebbe un brutto esempio». «Già nel mese di dicembre e poi a marzo – fa sapere Pisani – avevo dichiarato e segnalato anche alla stampa il caos riscossione che avrebbe provocato a Napoli proprio la valanga (circa trecentomila) di atti e pretese di pagamento / pignoramenti inviate ai malcapitati contribuenti, a volte senza controllo, anche per multe già pagate o pretese irregolari, il tutto da parte della società confezionata con responsabilità del Comune di Napoli (anche se oggi inspiegabilmente l’assessore Barretta tenta di tirarsi fuori, eccependo nelle difese del Comune la carenza di legittimazione passiva, quando ormai il pasticcio è fatto). Prima ancora della Corte di Cassazione, che nel rispetto delle norme dovrebbe dichiarare la illegittimità della riscossione da parte di Napoli Obiettivo Valore, confermando precedenti sentenze da noi già ottenute proprio in Cassazione, dovrebbe intervenire la Corte dei Conti per calcolare i danni prodotti da metodi e tempi sbagliati della politica e pubbliche amministrazioni ». Ora dopo che alcuni giudici, forse senza neanche valutare le difese dei contribuenti, avevano rigettato i primi giusti e legittimi ricorsi condannando addirittura i contribuenti che chiedevano giustizia alle spese, pare arrivi giustizia e prima il presidente della Commissione Tributaria ha sospeso tutte cause e le decisioni in attesa di un orientamento univoco, e poi un giudice ha deciso di rimettere il problema alla Cassazione. «I nuovi sistemi di riscossione, non previsti dalla legge, che deve essere uguale per tutti onde evitare brutti precedenti, dovranno fare i conti con avvocati e commercialisti, saremo attivi e difenderemo i diritti di tutti i contribuenti dalle brutte sorprese per pretendere trasparenza, correttezza, giustizia». E’ quanto afferma il presidente di Noi Consumatori, avv. Angelo Pisani, secondo il quale se non si ferma tutto, «anche nei prossimi giorni Napoli sarà inondata di nuovi atti, minacce e pignoramenti inviati dalla società di riscossione incaricata da palazzo San Giacomo». Sono, secondo Pisani, «intimazioni di pagamenti criptiche, condite di sanzioni, spese ed interessi, con importi spesso prescritti e privi di qualsiasi motivazione». «Nonostante tutti i disservizi, gli errori e le omissioni della macchina politica, strade rotte e servizi inesistenti – conclude Pisani – improvvisamente si richiede ai napoletani il pagamento di oltre 300 milioni di euro, pena pignoramenti ed ipoteche e senza un minimo di assistenza, informazioni e trasparenza. Da domani soprattutto le banche ed i sistemi finanziari sblocchino subito i conti correnti e le procedure esecutive attivate da chi ha agito senza i previsti requisiti».