G7: Presidente Meloni: in agenda impegno per una pace giusta e duratura in Ucraina, pace, stabilità e sicurezza in Medio Oriente, le grandi sfide del nostro tempo, dal nesso clima-energia fino alla sicurezza alimentare, le basi per costruire un rapporto nuovo, da pari a pari e di reciproco vantaggio, con le nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti, in particolare con il continente africano, attenzione sulle questioni migratorie, con l’obiettivo di combattere le reti di trafficanti di esseri umani e gettare le basi per garantire il diritto a non dover migrare.  Papa Francesco parteciperà ai lavori per un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale. AI “Il G7 a Presidenza italiana affronterà anche quella che in molti, e non a torto, ritengono essere la più grande sfida antropologica di quest’epoca, ovvero l’avvento dell’intelligenza artificiale. Una tecnologia che può generare grandi opportunità, ma che porta con sé anche enormi rischi, oltre a incidere inevitabilmente sugli equilibri globali. Il nostro impegno è quello di sviluppare meccanismi di governance per garantire che l’intelligenza artificiale sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo, ovvero che mantenga al centro la persona e abbia la persona come suo ultimo fine. È una sfida che nessuno di noi può pensare di affrontare da solo e io credo che sia fondamentale valorizzare il meglio della riflessione etica e intellettuale che in questo ambito si sta sviluppando. Penso, ad esempio, al cammino avviato dalla Santa Sede nel 2020 con la Rome Call for AI Ethics, un percorso che porta a dare applicazione concreta al concetto di algoretica, ovvero dare un’etica agli algoritmi.” Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento con cui ha annunciato la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del #G7 proprio nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale.  “La presidenza italiana del G7 – ha detto la Presidente del Consiglio Meloni – intende valorizzare il percorso promosso dalla Santa Sede, portarlo all’attenzione degli altri leader in occasione del vertice in Puglia. Ringrazio di cuore il Santo Padre per aver accettato l’invito dell’Italia, la sua presenza da lustro alla nostra nazione e all’’intero G7. È la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del gruppo dei Sette e il Santo Padre lo farà nella sessione “Outreach”, aperta, cioè, anche ai Paesi invitati e non solo ai membri del G7.. E io sono convinta che la presenza di sua Santità darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale. Perché su questo terreno, sul presente e sul futuro di questa tecnologia, si misurerà ancora una volta la nostra capacità, la capacità della Comunità Internazionale, di fare quello che il 2 ottobre del 1979 un altro Papa, San Giovanni Paolo II, ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni Unite: l’attività politica nazionale e internazionale viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo. Questo sarà sempre il nostro impegno e il nostro cammino.” “La Presidenza del G7 – ha evidenziato la Presidente del Consiglio – è una responsabilità storica in un tempo particolarmente complesso. Le sfide che il G7 è chiamato ad affrontare sono di importanza strategica per il nostro presente e per il nostro futuro. Nel corso di quest’anno si svolgeranno 21 riunioni ministeriali, alcune di queste si sono già tenute in questi primi mesi del 2024, altre si terranno nel corso dell’anno, mentre l’appuntamento principale sarà il vertice dei leader dal 13 al 15 giugno a Borgo Egnazia, nella splendida Puglia. Tanti i temi che la presidenza italiana ha voluto mettere all’ordine del giorno. Il G7 confermerà il suo sostegno all’Ucraina, continuerà a lavorare per arrivare a una pace giusta e duratura. Ci occuperemo del conflitto in Medio Oriente, lavorando per scongiurare una escalation e riportare anche qui pace, stabilità e sicurezza in tutta la Regione. Affronteremo le grandi sfide del nostro tempo, dal nesso clima-energia fino alla sicurezza alimentare. Getteremo insieme le basi per costruire un rapporto nuovo, da pari a pari e di reciproco vantaggio, con le nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti, e in particolare con il continente africano, così come concentreremo la nostra attenzione sulle questioni migratorie, con l’obiettivo di combattere le reti di trafficanti di esseri umani e gettare le basi per garantire il diritto a non dover migrare.”