PARIGI – Ormai la guerra in Ucraina ha trasformato il mondo facendo, tra le atre cose, tornare attuale il nucleare con le sue vastissime potenzialità. L’Europa ci sta pensando almeno da un anno, e così anche molti Paesi tra cui anche l’Italia. Ma il primo passo concreto lo ha fatto la Francia di Emmanuel Macron. Ieri, infatti, i deputati francesi hanno votato a favore dell’eliminazione del limite legale del 50% per il nucleare nel mix energetico totale del Paese. A gennaio anche il Senato aveva votato a favore. La votazione della giornata di ieri si è svolta nell’ambito di un più ampio pacchetto legislativo che prevede la costruzione di sei nuovi reattori nucleari. La recente crisi energetica ha riportato alla ribalta il nucleare come fonte di elettricità affidabile, controllabile e a basse emissioni di carbonio. La Francia punta sull’energia nucleare come pilastro per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, insieme agli investimenti nelle energie rinnovabili e alla riduzione dei consumi complessivi. Il primo ministro Élisabeth Borne giovedì ha dichiarato che il nucleare è fondamentale per «conquistare la sovranità energetica» sia in Francia che nel resto del continente europeo.