Andamento 2024, iniziative in corso e prospettive 2026: dopo il successo delle prime due edizioni in Piemonte, debutta anche in Campania il convegno “Destinazione Turismo” organizzato da AIAV per analizzare l’andamento dei flussi turistici nelle regioni più virtuose.

Il mondo del turismo della regione Campania si è incontrato ieri al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa in occasione del convegno “Destinazione Turismo – Speciale Campania” organizzato da AIAV – Associazione Italiana Agenti di Viaggio: istituzioni, operatori e stakeholder si sono confrontati sui risultati della stagione 2024, sulle attività in corso e sulle strategie che orienteranno il 2026. L’appuntamento di Napoli segue di qualche settimana la seconda edizione dell’omonimo convegno dedicato alla Regione Piemonte, che ha riscosso grande successo presso gli addetti ai lavori e la stampa.

“La nostra associazione di categoria – ha dichiarato in apertura dei lavori, Carmine Fragliasso, Delegato Regionale AIAV – si rivolge innanzitutto agli operatori del turismo organizzato: agenzie di viaggio e tour operator giocano un ruolo centrale nell’accoglienza turistica, ma per essere realmente efficaci hanno bisogno di dati affidabili e di un canale diretto di comunicazione con le istituzioni. Sulla scia dell’esperienza piemontese, intendiamo attivare una piattaforma stabile di confronto periodico tra operatori e istituzioni, per favorire una collaborazione sinergica e consolidare il trend di crescita registrato negli ultimi anni dal turismo in Campania”.

“Il 2024 ha confermato la forza del turismo campano – gli ha fatto eco l’Assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci – ma il nostro impegno va oltre i numeri. Guardiamo ad un turismo trasformativo, sostenibile e capace di valorizzare anche le aree interne, favorendo la delocalizzazione e la destagionalizzazione dei flussi. L’obiettivo è di condividere una visione strategica di lungo periodo, capace di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale della regione e consolidare un modello di sviluppo turistico autentico, sostenibile e competitivo”.

Il convegno si è articolato in due tavole rotonde, moderate dal giornalista Massimiliano Sarti, nota firma del giornalismo economico e turistico, oggi Chief Editor di The Bulletin – THRENDS Tourism & Hospitality Analytics.

Nel corso della prima, “La Campania che ispira: le voci delle Istituzioni per una visione proiettata al futuro”, sono stati presentati i dati ISNART – Unioncamere relativi alla stagione 2024, che si confermano ottimi per la regione con un tasso medio di occupazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere del 67,7%, in crescita di 16,7 punti rispetto al 2023. Le destinazioni più gettonate sono state Napoli, Pompei, la Costiera Amalfitana, la Penisola Sorrentina, Capri e il Cilento, con oltre 20,5 milioni di presenze.

Sulla base delle indagini attivate per l’Unioncamere Campania attraverso l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio è stato possibile tracciare il profilo sociodemografico del turista che sceglie la Campania: si tratta per la maggior parte di Millennials (pari al 43,7% dei visitatori, rispetto al 38,5% della media italiana) altamente istruiti (laureato quasi 1 turista su 2) e con un buon reddito (fascia almeno medio-alta nel 35% dei casi). Non sorprende che i livelli di spesa si attestino sopra la media nazionale sia per l’alloggio(spesa media pro capite di 84 euro per gli italiani e di 100 euro per gli stranieri, contro una media rispettivamente di 72 e 80 euro) che per le altre spese (spesa media pro capite di 133 euro per gli italiani e di 166 euro per gli stranieri, contro una media rispettivamente di 99 e 113 euro). Tra le motivazioni principali della visita, medaglia d’oro alla natura, citata nel 40,9% dei casi, seguita da patrimonio culturale (37,9%), benessere (31,6%) e sport (20,7%); per quanto concerne le attività svolte dai turisti in regione, nella top5 si collocano escursioni e gite (48%), mare (42%), eventi (29,6%), visite a musei, mostre e siti archeologici (27%) e sport (20,5%). Caleidoscopica e versatile, l’offerta turistica campana si aggiudica un punteggio medio di soddisfazione pari a 8.2 su 10, uguale alla media nazionale.

In linea con la crescita del turismo nelle aree interne, che a livello nazionale nel periodo 19/23 registrano arrivi in crescita del 6,9% e una permanenza media di 4,1 notti rispetto alla media di 3, anche in Campania si assiste ad un netto impulso delle aree interne, attraverso la valorizzazione di nuove proposte turistiche, come la Via Appia Antica – Regina Viarum, da poco riconosciuta 60° bene del patrimonio Unesco italiano, e il cicloturismo.

Attraverso la Location Intelligence, nuovo strumento di analisi dei dati che restituisce una profilazione anagrafica dei turisti in funzione dei loro comportamenti, è stato possibile identificare le località più attrattive della Via Appia per il cluster culturale, che si confermano Cellole, Sessa Aurunca, Caserta e Benevento, mentre sul fronte del cicloturismo, la Ciclovia dell’Acqua si conferma un importante driver di delocalizzazione e destagionalizzazione dei flussi.

A commento dei dati, il deputato Gianluca Caramanna, Primo Consigliere del Ministro del Turismo, ha delineato le priorità nazionali per il comparto: dalla valorizzazione delle destinazioni regionali al contrasto dell’abusivismo, fino alla recente direttiva europea sui pacchetti turistici. Il Consigliere Provinciale Pasquale Sorrentino ha illustrato la strategia turistica della Provincia di Salerno, evidenziando l’importanza della mappatura dei servizi e del raccordo istituzionale con i territori. Marcello Formica, in rappresentanza del Comune di Contursi Terme, ha invece affrontato il tema della governance turistica nelle aree interne, sottolineando le difficoltà legate al coinvolgimento della comunità come parte attiva nella costruzione di una destinazione condivisa e partecipata.

La seconda tavola rotonda, “La Campania che incanta: le voci dei protagonisti della filiera, cuore pulsante dell’accoglienza” ha raccolto testimonianze e visioni operative da parte degli attori della ricettività, dell’associazionismo e dei servizi collegati al turismo. Maria Monte, Consigliera Federalberghi Terme, ha offerto uno spaccato sul turismo termale come asset strategico e leva per destagionalizzazione.

Mario Sicignano, Presidente di Confcooperative Turismo Campania, ha presentato l’esperienza del progetto “Fare E, Co… tra i banchi”, nato per promuovere tra gli studenti delle scuole superiori il modello cooperativo come strumento di valorizzazione dei territori marginali. Angela Cunzio, Responsabile dei Servizi Fiscali AIAV e Dottore Commercialista, ha invece messo in luce i dati occupazionali del comparto: “Il turismo in Campania – ha commentato – registra una crescita costante anche sotto il profilo dell’occupazione, ma restano aperte sfide cruciali: migliorare la qualità dei contratti, favorire la stabilizzazione e rafforzare la professionalizzazione del capitale umano”.  Marco Di Stefano, Coordinatore Federnautica Campania – Confcommercio e CEO della SISPI – Società Italiana Studi e Progetti di Ingegneria, ha posto l’accento sul potenziale inespresso del turismo nautico e sul ruolo strategico delle infrastrutture destinate alla nautica da diporto, nonché sulle attività da sviluppare per ampliare e migliorare l’offerta diportistica anche per attrarre target internazionali ad alta capacità di spesa, mentre Cesare Foà, Presidente di ADV Unite, ha infine fatto il punto sulle iniziative in atto per potenziare l’attrattività della Campania, richiamando l’attenzione sul bisogno di coordinamento tra pubblico e privato.

In chiusura dei lavori è intervenuto il Presidente Nazionale di AIAV, Fulvio Avataneo che ha commentato: “Il successo della tappa campana conferma la bontà della formula ‘Destinazione Turismo’: un format che unisce analisi dei dati, visione strategica e dialogo costruttivo tra istituzioni e operatori. La Campania si dimostra un territorio ricco di potenziale, dove innovazione e identità si intrecciano per generare un’offerta turistica dinamica e sempre più competitiva. Guardando al futuro, intendiamo rafforzare questa piattaforma di confronto replicando l’esperienza in altre regioni italiane. Il 2026 sarà un anno chiave: torneremo in Piemonte con la terza edizione, in Campania con la seconda, e daremo il via a due nuovi appuntamenti in Veneto e Sicilia”.