Tra il 12 e il 15 agosto in Italia vi sono stati circa 470 mila accessi a musei, scavi e luoghi d’arte. Di questi, 116 mila, poco meno di un quarto, si sono registrati in Campania! L’intelligente operosità del Ministro Sangiuliano ha contribuito a esaltare un fenomeno già in atto e che restituisce alla regione ciò che le spetta per tradizioni storiche, artistiche e culturali. Tra i 25 luoghi visitati dai turisti, ben 8 sono quelli siti nella regione. Con 62.269 visitatori, gli Scavi di Pompei sono stati l’attrattore culturale più visitato d’Italia dopo l’irraggiungibile Colosseo. Ma il tempio dei gladiatori dell’antico impero è al centro della capitale, mentre Pompei richiede una scelta ad hoc per chi viaggia. Pur con i grandi passi in avanti effettuati con la rete dei collegamenti, ultimo il treno veloce domenicale Roma-Pompei inaugurato proprio dal Ministro, alla visita del parco archeologico bisogna dedicare almeno un’intera mattinata, con poco spazio per altre esperienze. Ma, evidentemente, il fascino millenario rilanciato dalla nuova sapiente gestione di questi ultimi anni, calamita l’attenzione di tantissime persone, più o meno esperte di storia e archeologia. A dimostrazione del fatto che, se si vuole, e se si ha il senso delle istituzioni, il rilancio di un territorio dalle grandi potenzialità può avvenire anche nel corso di un periodo di tempo relativamente breve.