ROMA – “Ho avuto un lungo incontro con tutti gli ambasciatori dei Paesi arabi e islamici del mondo. Ho ribadito loro l’impegno dell’Italia per costruire la pace, l’impegno dell’Italia per dar vita a una strategia che porti la creazione di uno Stato palestinese che possa vivere a fianco a Israele in pace. Il nostro impegno a favore del Cessate-il-fuoco, il nostro impegno a favore della liberazione degli ostaggi in mano di Hamas, ma anche il nostro impegno per portare aiuti alla popolazione civile palestinese che sta vivendo un momento di grande difficoltà.” Così il Vice Premier e ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani,, a conclusione dell’incontro di  oggi alla Farnesina con i rappresentanti della Lega degli Stati Arabi e dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, per discutere dei recenti sviluppi della crisi mediorientale. Al centro dell’intervento del Vice Presidente Tajani, la volontà di dialogo e stabilità nella regione mediorientale promossa dal Governo italiano, la crisi umanitaria a Gaza e, a fronte del recente attacco con droni e missili sferrato dall’Iran a Israele, la condanna di qualsiasi forma di rappresaglia e aggressione che possa sfociare in una drammatica escalation nella regione mediorientale, a detrimento degli interessi politici, economici e commerciali di tutti i Paesi coinvolti. “Ho ribadito –ha detto Tajani – anche la nostra condanna per l’attacco a Israele da parte dell’Iran, ma anche che l’Unione Europea, della quale facciamo parte, ha condannato l’attacco israeliano alla sede consolare dell’Iran in Siria. In Italia continuo a lavorare per la pace, ho ascoltato le richieste da parte di tutti gli ambasciatori, riferirò la loro posizione sia all’Unione Europea, durante la riunione di oggi pomeriggio dei ministri degli Esteri, sia, sia al G7 degli Esteri che presiederò a partire da domani a Capri.” “Con i paesi arabi e musulmani, purtroppo ci troviamo in una situazione molto delicata. Il dialogo e il coordinamento tra noi – ha specificato il vicepremier e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Tajani –  sono di fondamentale importanza. Serve chiarezza e determinazione per affrontare una situazione complessa e molto preoccupante.
Noi crediamo fortemente nella inviolabilità delle sedi consolari. Ogni ulteriore reazione rischia di provocare un’escalation e per questo lavoriamo senza sosta per la pace e la stabilità e per evitare ogni iniziativa che rischi di provocare un’ulteriore escalation.”