UN AFFRESCO NOSTALGICO E IN BIANCO E NERO SUL MEZZOGIORNO CHE NON C’E’ PIU’.
E’ un pomeriggio molto caldo e soleggiato quello che ci riceve in una Piazza del Plebiscito già animata da svariate centinaia di persone. Per la gran parte turisti con il naso all’insù per ammirare Palazzo Reale e la chiesa di San Francesco di Paola che, proprio in questa serata, vedrà l’inaugurazione del nuovo impianto di illuminazione del meraviglioso colonnato che i napoletani avevano ormai rinunciato ad aspettare, dopo decine e decine di anni di richieste tradite. Una serata storica per la città, pertanto, che fa da cornice alla presentazione del volume di Marcello Veneziani. Un affresco artistico e letterario sulle memorie del nostro Mezzogiorno che l’autore presenterà a breve al pubblico napoletano.
Entriamo alla spicciolata nel portone principale di Palazzo Reale e dirigiamo verso lo scalone che ci conduce al piano nobile. Ecco l’ingresso del meraviglioso Teatrino di Corte già affollato da un pubblico entusiasta ma molto disciplinato che attende in silenzio l’arrivo dell’autore che ama presentare i suoi lavori letterari nella nostra città, in specie in luoghi così affascinanti come lo splendido teatro borbonico. C’è sull’uscio l’organizzatore dell’evento, l’amico Amedeo Laboccetta, Presidente dell’Associazione Culturale “POLO SUD”, animatore di tanti eventi culturali di grande pregio e sicuro richiamo, che accoglie uno ad uno gli ospiti della serata, invitandoli ad accomodarsi nelle poche poltrone ancora libere. Una sala in gran parte già affollata, nonostante l’orario pomeridiano e un caldo da estate piena.
Tra il pubblico si nota immediatamente la presenza dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, giunto direttamente in aereo da Parigi per presenziare all’evento culturale della presentazione del libro di Marcello Veneziani, a cui lo lega un’antica stima professionale e fraterna amicizia.
Si crea all’improvviso un piccolo raggruppamento di persone all’ingresso del Teatro. E’ Marcello Veneziani che entra in sala accompagnato dall’attore Luca Violini che a breve leggerà sul palco alcuni passi molto struggenti del libro, didascalie filosofiche di foto ingiallite di un meridione che Veneziani intende riscoprire e amare con l’intensità e la passione del figlio per la propria madre. Per i luoghi rimasti immutati della propria infanzia, autenticamente unici e indimenticati, quantunque, spesso “abbandonati” per le esigenze della vita che ci portano lontano, verso le città e una nuova vita.
Sul palco, ad attendere Veneziani, sono già seduti Enzo d’Errico, firma prestigiosa del Corriere del Mezzogiorno e meridionalista convinto, Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei Nazionali, archeologo, originario di Venosa in Basilicata e figlio del medesimo mezzogiorno. Più tardi salirà sul palco il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi che, con Laboccetta e Luca Violini, completerà il parterre di personalità chiamate da Laboccetta a presentare il nuovo libro per immagini di Marcello Veneziani.
Dopo l’introduzione del Presidente di Polo Sud ed animatore della serata speciale, prende la parola Marcello d’Errico che sottolinea immediatamente la felice intuizione di rappresentare i territori del nostro meridione con delle foto originali, non scontate, che aprono una finestra di nostalgia per i volti anonimi di contadini o panorami mozzafiato di piccoli borghi incantati, incastonati tra montagne e il mare pulito di un territorio rimasto ancora oggi vergine ed incantevole. Un mezzogiorno da riscoprire e dal quale trarre la consapevolezza che occorre rilanciare e riabilitare, anche attraverso opere originalissime come quest’ultimo lavoro letterario di Marcello Veneziani.
Seguono gli interventi di Massimo Osanna che invita il pubblico a leggere questo “manifesto” di filosofia di vita dell’autore, che riscopre tradizioni e “tempi di vita” dei borghi del Mezzogiorno. Dal barbiere di paese che è centrale nello scorrere del tempo, con i suoi personaggi tipici e le loro storie vissute e raccontate con un pizzico di morbosità nei locali della barberia, ai funerali in Paese. Occasione per rivedersi, discutere, ricordare con nostalgia ma anche con rammarico gli avvenimenti e le avventure, in vita, con il defunto. Ma tutto si risolve in un’oretta, tra corteo funebre e messa in chiesa. Senza lungaggini o perdite di tempo. Al contrario dei matrimoni di paese che durano giornate intere, sino a sera. Tra portate e sudate, discussioni e balletti, applausi agli sposi ripetuti ed invitati improbabili, ormai sbracati e alticci. Uno scenario unico e indimenticabile di un passato che non può cancellarsi dai cuori e dalle menti.
In coda e prima di cedere la parola all’autore l’intervento del Sindaco di Napoli, Manfredi che invita a costruire e vivere la modernità e i nuovi modelli di vita mantenendo inalterate le tradizioni e il legame forte con il territorio. La memoria che non deve e non può cancellarsi con il tempo che scorre ma, piuttosto, deve poter essere collante tra passato e futuro del nostro Mezzogiorno che ha contribuito fortement, con il sacrificio delle sue genti, alla crescita e alla evoluzione dell’Italia.
Conclude la serata Marcello Veneziani, visibilmente soddisfatto della favorevole ed entusiastica accoglienza dei relatori e del pubblico presente per il suo nuovo libro.
Un libro davvero necessario, nel quale ognuno di noi può riconoscersi. E che sfogliando il volume e le sue foto davvero “autentiche” e commoventi, ritrova il suo passato, la sua vita, i luoghi indimenticabili e tranquilli della propria infanzia e la storia sempre viva della propria famiglia e dei suoi personaggi più cari.