NAPOLI – “Una persona afflitta da un male incurabile e tormentata da dolori terribili, deve avere il diritto di scegliere il proprio destino. Per questo motivo, d’intesa con l’Associazione Luca Coscioni e con alcuni colleghi consiglieri di varie forze politiche, abbiamo deciso di organizzare una protesta, civile e non violenta, nel solco di antiche battaglie: quella dello sciopero della fame. E così è partita una staffetta, giunta ormai al venticinquesimo giorno, che oggi mi vede protagonista. Dalla Campania, indipendentemente dalla competenza legislativa nazionale, vogliamo lanciare un segnale forte e chiaro, e non possono essere il consociativismo e l’opportunismo del Pd né l’ennesima ‘fuga’ di De Luca dall’Aula per evitare il confronto, a impedire all’Assemblea legislativa della terza regione d’Italia di discutere su di un tema così importante come la legge sul ‘fine vita’. È una questione di civiltà, di rispetto dei diritti civili e di sensibilità umana per la  quale sono particolarmente grato a Matteo Salvini e alla Lega per aver lasciato a ciascuno di noi libertà di scelta”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania.