“A Nemoli sorgerà il primo museo della Strada Regia delle Calabrie. Siamo dinanzi ad un altro, importante traguardo per il progetto di valorizzazione culturale e turistica voluto  da Archeoclub D’Italia. A Nemoli, in Basilicata, nascerà il primo museo italiano dedicato dunque a questa importante e secolare strada ritrovata grazie ad uno studio molto dettagliato durato ben 8 anni. Il progetto è stato già approvato dall’Amministrazione Comunale di Nemoli e a breve inizieranno anche i lavori. Alcune stanze del seicentesco Palazzo Filizzola verranno trasformate in sale museali per ospitare mappe, disegni, fotografie, reperti, legati alla storia del viaggio lungo l’antichissimo itinerario che univa Napoli a Reggio Calabria. Archeoclub D’Italia ringrazia il sindaco di Nemoli, Doimenico Carlomagno. Nemoli è un grazioso borgo montano, il cui nome originario era Bosco, fin da epoca romana fu luogo di transito e sosta per coloro i quali erano diretti in Calabria. Di qui, infatti, passava la consolare Via Popilia o Capua – Regium ed ancora oggi, nella segnaletica stradale, è possibile imbattersi in cartelli che recano la scritta Via Popilia”.  Lo ha annunciato, Rosario Santanastasio,  Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.

Il primo trekking che parte da Napoli.

“Napoli non aveva un suo trekking. Non aveva un cammino. La Strada Regia delle Calabrie è il primo cammino che parte da Napoli ed è frutto di un grande studio condotto per ben 8 anni sul campo, centimetro per centimetro andando anche ad incrociare le mappe storiche. Adesso la Strada Regia delle Calabrie, grazie all’accordo tra Archeoclub D’Italia e Ministero del Turismo è anche promossa sul portale del Ministero. Abbiamo riscoperto stazioni postali ottocentesche, ma anche taverne ed osterie di un tempo – ha affermato Luca Esposito, autore dell’attività di ricerca e Referente Archeoclub D’Italia per il Progetto di Riqualificazione dei borghi della Strada Regia delle Calabrie –  una sorta di aree di servizio di allora e anche epitaffi con scritte importanti, ad esempio la segnaletica di allora sulla quale i reali davano anche il benvenuto ai viaggiatori. La Strada Regia delle Calabrie non è un cammino esclusivamente borbonico. Ad esempio lungo il percorso abbiamo anche le fonti di Cicerone dove sostò il grande oratore latino o ancora taverne di epoca romana. Lungo il primo tratto studiato da Napoli a Castrovillari si possono percorrere 260 km con una mobilità integrata, per conoscere 44 borghi. Borghi che dopo la costruzione dell’autostrada erano stati tragliati fuori dal circuito economico e adesso invece stanno ritornando di granmde attiualità turistica. Un itinerario che da la possibilità di ammirare 15 stazioni postali antiche, alcune rimaste intatte, più di 40 ponti di varie epoche, in particolare di epoca romana, ma anche numerose cappelle costruite per operai e viandanti lungo il percorso. La Strada Regia delle Calabrie è un vero viaggio nel tempo, è la strada dei grandi eventi che si sono susseguiti in duemila anni di storia”.