Riparte il concordato preventivo biennale per il periodo 2025-2026 e si potrà aderire fino al 30 settembre 2025 ma questa volta riservato solo alle imprese, lavoratori autonomi che applicano gli Isa mentre restano fuori i forfettari.
L’adesione consentirà alle partite iva di determinare in anticipo le imposte dovute per il biennio 25-26 e consentirà di accedere ai benefici premiali Isa e alla tassazione agevolata.
Il concordato preventivo biennale consiste in una proposta da parte dell’Agenzia delle entrate farà ai titolari di partita iva sulla scorta di una banca dati in suo possesso al fine di stabile preventivamente le imposte dovute. Il piano preventivo consentirà di stimare in anticipo imposte sui redditi e sull’irap.
La scadenza per l’adesione è fissata al 31 luglio con possibile rinvio al 30 settembre.
L’adesione potrà essere messa a disposizione dall’agenzia delle entrate da trasmettere online assieme al modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli ISA da utilizzare per il periodo di imposta 2024, in fase di trasmissione dei modelli redditi 2025. Il modello concordato preventivo biennale 2025-2026 può essere trasmesso anche in modo autonomo per via telematica insieme al frontespizio dei modelli Redditi 2025.
I soggetti Isa determineranno la flat tax nella seguente misura:
- Nel caso di punteggio isa tra 8 e 10 è del 10%
- Nel caso di punteggio isa tra 6 e 8 è del 12%
- Nel caso di punteggio isa inferiore a 6 è del 15%.
Nel caso di superamento della soglia degli 85.000 euro di reddito incrementale si applicherà un’imposta sostitutiva irpef del 43% e di 24% nel caso di soggetti Ires.
I soggetti Isa potranno aderire al concordato se non hanno debiti tributari o hanno estinto quelli che tra essi sono d’importo complessivamente pari o superiore a 5.000 euro; debiti tributari o contributivi da considerare sono quelli definitivamente accertati o che derivano da atti impositivi non più impugnabili sempre inferiori a 5.000 euro. Non vengono considerati i debiti oggetto di rateizzo o di sospensione.
Saranno esclusi dalla proposta di concordato preventivo biennale i contribuenti che presentino una delle seguenti cause di esclusione:
- Mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione almeno ad uno dei tre periodi precedenti quelli di applicazione del concordato
- Condanna di almeno uno dei reati previsti dal dl n.74 del 2000, dell’articolo 2621 del codice civile, nonché degli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale, commessi negli ultimi 3 trienni d’imposta antecedenti a quelli di applicazione della pena su richiesta delle parti.
Restano fuori dal concordato le partite iva che nel periodo d’imposta precedenti hanno conseguiti redditi esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile superiori al 40% del reddito derivante dall’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni.
Sono inoltre escluse dal concordato le imprese ed enti interessanti nel 2025 da operazioni di fusione, scissione e conferimento e società di persone e associazioni interessate da modifiche alla compagine sociale.
I benefici e vantaggi di chi accetta il concordato preventivo biennale sono che in caso di aumento o diminuzione del reddito effettivo rispetto a quanto concordato preventivamente con Ade non subiranno modifiche i calcoli già effettuati in sede di adesione alla proposta, quindi le somme eccedenti non saranno tassate, e di contro nessuna modifica in diminuzione in caso di reddito effettivo inferiore.
I titolari di partita iva che accetteranno la proposta entreranno automaticamente tra i destinatari dei benefici premiali isa tra cui l’esonero di apposito visto di conformità per le compensazioni Iva fino a 70.000 euro e fino a 50.000 euro in relazione ai crediti Irpef, Irap e Ires.
Anche gli accertamenti basati su presunzione semplici saranno sospesi così come l’anticipo dei termini di decadenza per le attività di accertamento. Limitati saranno i poteri di controllo del fisco che per i periodi d’imposta accordati non potrà effettuare gli accertamenti in relazione al reddito di impresa, di lavoro autonomo e ai fini irap.