NAPOLI – Il sindaco Gaetano Manfredi ha incontrato, questo pomeriggio a Palazzo San Giacomo, Nives Monda ristoratrice della Taverna Santa Chiara, il locale da cui due turisti israeliani hanno denunciato di essere stati cacciati dopo una discussione su quanto sta avvenendo a Gaza. All’incontro hanno preso parte la vicesindaca Laura Lieto, l’assessora al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato, i consiglieri comunali Gennaro Acampora, Rosario Andreozzi, Ciro Borriello, Sergio D’Angelo, Pasquale Esposito, Salvatore Flocco, Fulvio Fucito e Mariagrazia Vitelli, i soci della Taverna e una delegazione della comunità palestinese.  Il sindaco e l’intera Amministrazione hanno espresso solidarietà e vicinanza a Nives Monda per le minacce ricevute. È stato assunto, inoltre, l’impegno a proseguire la discussione nella sede istituzionale del Consiglio comunale affinché la massima espressione democratica cittadina manifesti la propria formale contrarietà alla tragedia che si sta consumando a Gaza con un’apposita mozione.  «La mia posizione personale, così come quella dell’Amministrazione, sulle vicende di Gaza e sulle inaccettabili sofferenze inflitte alla popolazione civile è sempre stata chiara – ha dichiarato il sindaco Manfredi –. Non ho timore nel dire che ciò che sta accadendo rappresenta un’offesa all’umanità. In merito a quanto avvenuto alla Taverna Santa Chiara, esprimiamo preoccupazione per le reazioni che ne sono scaturite e ci muoveremo affinché tutti si sentano sicuri. A Napoli, città dell’accoglienza, tutti devono sentirsi liberi di esprimere liberamente le proprie opinioni senza subire una gogna mediatica».  «Mi dispiace per quanto accaduto – ha spiegato l’assessora Armato –. Il mio intento era quello di ribadire che Napoli è una città dell’accoglienza, come faccio spesso con i turisti, anche lontano dai riflettori. Ciò non cambia il fatto che il sindaco e l’Amministrazione abbiamo sempre espresso con forza il loro sdegno per l’orrore che si sta consumando a Gaza, compiendo atti significativi come il conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange o manifestando solidarietà alla comunità palestinese di Napoli in seguito alle aggressioni».