Dichiarazione del Presidente Luciano Gualzetti
La Consulta Nazionale Antiusura desidera esprimere il proprio profondo dolore per la perdita di Sua Santità Papa Francesco. Durante l’udienza privata concessa alla nostra organizzazione, abbiamo avuto il privilegio di incontrare un uomo di straordinaria umanità, guida spirituale illuminata e instancabile difensore degli ultimi e dei più deboli.
La Sua vicinanza alla missione della Consulta, la Sua sensibilità verso il tema dell’usura e il Suo incrollabile impegno nel promuovere la dignità umana sono stati per noi fonte di grande ispirazione e conforto. Durante la pandemia, Papa Francesco ha denunciato con forza l’usura come una “pandemia sociale” che colpisce le famiglie più vulnerabili, definendola un peccato grave che “uccide la vita, calpesta la dignità delle persone ed è veicolo di corruzione”. Ha inoltre sottolineato che l’usura si nutre delle difficoltà economiche e sociali, aggravate dalla crisi sanitaria globale, e ha esortato tutti a combattere questa piaga con solidarietà e giustizia.
Allo stesso tempo Papa Francesco ha denunciato con forza il fenomeno dell’azzardo definendolo come un sistema che distrugge famiglie e alimenta disuguaglianze. Sottolineando l’ipocrisia dell’industria delle scommesse e dei giochi d’azzardo quando finanziano campagne per curare i giocatori patologici che esse stesse creano. Insieme alle aziende di armi e quelle inquinanti le ha inquadrate nella pratica del “culto idolatrico” del profitto, che trasforma il denaro in un idolo, allontanando le persone dai valori umani e spirituali. Ha invitato a contrastare questo fenomeno con un’economia più giusta e solidale, che metta al centro la dignità umana.
Le Sue parole, come “Alla base delle crisi economiche e finanziarie c’è sempre una concezione di vita che pone al primo posto il profitto e non la persona”, rimarranno per noi un monito e una guida. Papa Francesco ci ha ricordato che solo attraverso un’economia più giusta e solidale possiamo costruire una società che metta al centro la dignità umana e il bene comune. Inoltre, il Pontefice ha riflettuto sulle contraddizioni dell’economia e della finanza attuale, evidenziando che una finanza sana non deve degenerare in atteggiamenti usurai né favorire la speculazione o investimenti che danneggiano l’ambiente e alimentano le guerre.
In questo momento di immenso dolore, ci stringiamo in preghiera accanto alla Chiesa e a tutti i fedeli del mondo, ricordando con gratitudine le parole e gli insegnamenti di un Pontefice che ha lasciato un’impronta indelebile nei nostri cuori.